Giorni fa, ascoltando una storia, emergeva questo problema.
Un fatto ormai cronico, decennale e soprattutto irrisolvibile data la portata di tanti elementi tutti a sfavore della persona che raccontava.
La sua vita gira intorno a questo pensiero, ovviamente doloroso, che le ha tolto non solo energia ma anche la salute.
L’incastro nei meandri della mente era così profondo da far comprendere che spesso si rimane attaccati a questo filo di spine, pur di non affrontare la fase del “vuoto” che sarebbe quella che precede la ricostruzione.
I pensieri sono la chiave del nostro benessere, vanno formulati nel modo corretto, “devono” modificare la nostra biochimica interiore per consentire la vita, non la distruzione, a prescindere dalle circostanze che so benissimo che non sono sempre quelle che vorremmo noi.
Con questa consapevolezza, possiamo riprendere il controllo della nostra esistenza, senza più buttarci in un letto per un tempo infinito, dove i medici non sanno spiegarsi cosa hai, mentre la tua mente lo sa e continua a scavare la sua fossa.
Pensate bene, correggete, cambiate le prospettive, se non ci riuscite, fatevi aiutare perché si può! ?