A volte la vita ti colpisce duramente,

senza darti il tempo di capire come fare. 

Allora il senso di smarrimento e solitudine ti assalgono, con quella paura di sentirti inadeguato a quella richiesta potente verso cui non ti senti pronto. 

Spesso non hai nessuno accanto con cui poterti confrontare, condividere quel dolore, quella devastazione che mascheri quando sei fuori con gli altri. 

Dietro quel sorriso forzato che fai solo per impedire  agli sconosciuti di leggerti dentro, c’è una tristezza incomunicabile, perchè le vere sofferenze non sono per tutti, non si possono dire, ci sono tanti squali a cui piace vederti sanguinare. Si, certi umani profondamente grezzi ed ingiusti, sono assetati della tua dipartita, non vedono l’ora che tu sia a terra inerme, spesso parenti inclusi. 

Ma c’è una cosa importante che ci sostiene continuamente nei momenti peggiori, ed è il gancio con il cielo del nostro mondo interno con i mondi sottili di Dio. 

È difficile da spiegare con le parole il male indicibile se quella sofferenza schiacciante non l’hai mai provata, se quel senso di vuoto e gelo che ti circonda non lo hai mai vissuto. Non si può raccontare una verità così profonda se non ci siamo stati dentro.  

Esistono altri tipi di linguaggio che curano anche in assenza di parole. Sono racchiusi in un abbraccio, in una calda stretta di mano, nel suono armonico di una musica che accompagna le lacrime, nella vicinanza di un cane che “sente” quello che senti tu. 

Così, senza dire nulla, la presenza dell’Anima parla al posto nostro. 

Ed allora qualsiasi sia la circostanza infame che ti fa visita , non è più in grado di gestire la tua mente, perchè si fa spazio l’occhio interno che diventa il tuo nuovo sguardo nel mondo. 

Così diventi non per tutti  ma solo per quelli come te, quelli che le battaglie le fanno in silenzio.  

E forse è questo ciò che porta la circostanza scomoda che sei costretto ad accogliere. Ti sta chiedendo di cambiare dentro, di osservare il potere interiore, e di rifiorire secondo madre natura. 

Non c’è violenza peggiore di quella della prigione mentale, perchè è invisibile ma tanto più tangibile di ogni cosa. 

In quello spazio invisibile che nessuno può vedere, e che non riesci a verbalizzare per quanto fa male, è li che ho scelto di stare. 

Perchè nella vita ho visto le stesse cose, e con pochissime parole possiamo raccontarci l’Anima, in uno spazio senza la legge del tempo, della misura, e del limite. L’osservazione è tutto. 

La vita è una continua sfida tra il bene ed il male, e nonostante tutto il male che c’è, possiamo sederci dalla parte del cielo, perchè chi diventa padrone della sua Anima non è più del mondo, perchè ne è il vincitore e non più semplice soccombente. 

I terremoti della vita servono per creare una spaccatura da cui può uscire la tua luce. 

Non c’è cosa che il nostro mondo interno non sia in grado di affrontare e risolvere. 

“Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino” C.G.Jung 

“In nessun altro luogo un uomo si può ritirare trovando più quiete o libertà che nella propria anima”  Marco Aurelio

Guardarsi dentro è guarire.